Andrew Clements
LA PAGELLA
Rizzoli ragazzi, 2024
pp. 160, € 11,00
“La maggior parte dei ragazzi non ne parla, ma spesso prendere brutti voti li fa sentire stupidi, e di solito non è vero. E prendere dei bei voti può far pensare ad altri ragazzi di essere migliori, e neanche questo è vero”.
I voti sono un semplice segno su un foglio di carta, non rappresentano certo la persona. Sono solo “una possibilità in più per vedere dove avevamo bisogno di migliorare”. C’è chi lo capisce solo col passare del tempo e chi già a 11 anni, come Nora. Lei è un genio, però non le piace vantarsene, anzi: vorrebbe solo essere trattata come una ragazzina normale. Col passaggio dalla primaria alle medie, nota che studenti, genitori e insegnanti iniziano a vedere la scuola come una competizione: “Sembrava che la scuola si fosse trasformata in una grande corsa, e che i ragazzi dotati l’avessero già vinta”. Si diffonde la convinzione che solo chi ha buoni voti possa definirsi intelligente, e questo a Nora non piace affatto. Ecco quindi la sua ribellione: mirare a prendere tutte D (4) in pagella per dimostrare che i voti non contano.
Questo romanzo di Clements parla di scuola e valutazioni, ma anche, soprattutto, di amicizia e autostima. Aiuterà i preadolescenti a sviluppare uno sguardo critico su quei voti che, talvolta, possono sembrare l’intera realtà.
Angelica Giuliani
Luigi Garlando
’O MAÉ’
Storia di judo e di camorra
Piemme, 2021 (prima edizione 2014)
pp. 250, € 14
Storia vera che ci porta in uno dei quartieri più malfamati di Napoli. Filippo,15 anni, ha il padre in prigione, il fratello nel clan e lui fa da sentinella per la camorra. Un giorno però lo zio lo conduce alla palestra di judo di ‘O maé Gianni Maddaloni, che cerca con l’impegno serio nel gioco di allontanare i ragazzi di Scampìa dal traffico di droga. Filippo accetta ma poi viene risucchiato dal Sistema. Per un po’ tiene i piedi in due staffe, ma sarà costretto a scegliere...
Si intrecciano storie di amicizie profonde (ogni capitolo ha il nome di uno degli amici che frequentano la palestra). I giocatori sono molto legati tra loro e con l’impareggiabile maestro, decisi a vivere “le regole del gioco” fino in fondo. Il maestro aveva addirittura preparato il figlio per le Olimpiadi di Sidney 2000. Filippo s’impegna e, dopo vicende che fanno penetrare nelle pieghe del mondo napoletano, diventa Cintura nera e campione.
La scrittura è quella del linguaggio parlato: nitida, diretta. Il film tratto dal libro è in napoletano. Il libro però non perde vivacità, seppur scritto in italiano con espressioni di gergo. Le emozioni sono quelle di adolescenti normali, e l’impegno che mettono mostra quanto sia straordinario un maestro che, con uno sguardo o un sorriso, modella quelle volontà a saper vincere, nel judo e nella vita. Nuova edizione, stesso romanzo indimenticabile.
Zalumia
L’ESTATE CHE NON TI ASPETTI
Paoline, 2017
pp. 150, € 12,00
Immaginate di essere un "cellulare-dipendente" in una famiglia iperconnessa, uno che vive con Whatsapp e tutti Social network possibili, 24 ore su 24, ed essere catapultati in un luogo dove una delle regole è il non utilizzo dei telefoni, la cosiddetta “bonifica degli apparecchi”: Campus Rapacis. Immaginate la povera Clara privata del suo apparecchio, e come lei gli altri ragazzi, costretta a doversi relazionare senza uno schermo e a fare la fatica di parlare: la scoperta del divertimento e del rapporto con gli altri diventa una novità che trasforma gite e amicizie in momenti unici e fondamentali per la crescita.
Dal tentativo di riprendersi gli agognati cellulari la nostra Clara scoprirà come gli aspetti umani e relazionali (reali) siano più importanti della connessione virtuale perpetua. “E’ l’ultima notte al Campus Rapacis… In più Clara ha il magone. In meno di ventiquattro ore sarà di nuovo a casa, ma avrebbe una gran voglia di rimanere lì”.