Emmuska Orczy
LA PRIMULA ROSSA
Feltrinelli, 2020 (ultima edizione)
pp. 304, € 11
“Possibile mai che trovar non si possa/questa dannata Primula Rossa?”. Infatti, è proprio così: questo classico è ormai quasi introvabile. Invece varrebbe la pena rispolverarlo, richiederlo, regalarlo, consigliarlo, e non solo per l’intrico avventuroso della trama.
Un libro politicamente “scorrettissimo”, che nel primo capitolo descrive efficacemente il periodo post-rivoluzionario di Robespierre, contesto storico della vicenda; in queste pagine si capisce (meglio che in un testo di storia!) perché quel tempo sia stato denominato “Terrore”. Poco più avanti, l’autrice spezza una lancia in favore della vita reale a scapito della ricerca di evasione, in quanto Marguerite scopre che il suo disprezzato marito è in realtà proprio l’eroe che sognava. Non mancano suspence e colpi di scena, tanto che questo fu definito nientemeno che l’antesignano del genere spionaggio.
Qualcuno ha detto che i libri scritti da questo autore in seguito non siano all’altezza del primo. Allora, godiamoci il migliore!
Miriam Zucco