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Gibelli, La scuola e l'autismo.jpg

Sostegno a scuola, Educazione Linguistica

Emilia Gibelli
LA SCUOLA È QUALCUNO CHE TI ASPETTA 
Insegnare a leggere e a scrivere a un bambino con autismo        
                                      
Bookabook, 2023
pp. 168, € 15,00

Emilia Gibelli è insegnante di sostegno in una scuola primaria di Torino. Queste pagine sono il racconto appassionato di un'esperienza vissuta in prima persona, come spiega in parte il sottotitolo: "Appunti di una grande avventura umana e professionale".
Un percorso di autentica inclusione, che si sviluppa prevalentemente nel primo anno di scuola, con accenni anche ai successivi. “Tutto il percorso educativo e didattico è stato impostato e svolto partendo dall'idea che la persona con autismo non è un vuoto da riempire ma un soggetto con un suo pensiero, degli interessi, delle preferenze, delle intenzioni che manifesta con un linguaggio non immediatamente decifrabile”, scrive Gibelli.                                                
Le difficoltà, i timori, i piccoli successi si alternano in un vero e proprio itinerario formativo, prevalentemente di Educazione Linguistica, con indicazioni pratiche rivolte soprattutto agli addetti ai lavori e alle famiglie.                                                                                                                                 
“La sintesi più bella è racchiusa nelle parole di una compagna di Ale, che alla fine della V primaria ha esclamato: - Maestra, a lui la scuola ha fatto proprio bene!”. Utile anche la bibliografia in fondo al volume.
Marinella Blanchi

Marzocchi, La mafia spiegata a mia figlia.jpg

Per parlare di Educazione alla Legalità

Edoardo Marzocchi

LA MAFIA SPIEGATA A MIA FIGLIA

Armando, 2022

pp. 294, € 18,00

Edoardo Marzocchi è un ufficiale superiore della Guardia di Finanza, da anni in servizio alla Direzione Investigativa Antimafia.  Approfittando delle conversazioni e delle domande della giovane figlia Aurora su fatti criminosi appresi dalla televisione, risponde con delicatezza ma anche con concretezza. I dialoghi sono accompagnati dalla narrazione di fatti di cronaca descritti con precisione professionale.

Marzocchi spiega prima di tutto a noi educatori che mafiosi non si nasce, ma si diventa. La mafia (Cosa nostra) è rispettata perché fa paura e per avere il consenso della popolazione offre lavoro e denaro comprando i più deboli. Temendo che le minacce diventino concrete le persone accettano le condizioni del “pizzo” non denunciando e diventando così, talvolta inconsapevolmente, conniventi. Nel corso del tempo i mafiosi hanno cambiato strategia, sono passati da quella stragista a quella “del camaleonte”: uccidono di meno ma feriscono di più, specialmente l’economia legale. Il giudice Giovanni Falcone sentenziava infatti: “Segui i soldi e troverai la mafia”.

La mafia riguarda anche noi come genitori, nonni ed insegnanti, perciò dobbiamo diffondere una cultura della legalità alle nuove generazioni anche attraverso libri come questo, un saggio storico ricco di eroismo.

Giovanni Agnesi

ballerini, chioccia-tigre-eliccottero-spazzaneve _cover-1-600x953.jpg

Quale genitore per i nostri figli?

Luigi Ballerini

CHIOCCIA TIGRE ELICOTTERO SPAZZANEVE

Armando - San Paolo, 2020

pp. 222, € 16

Che tipo di genitori siamo? Qui ci sono esempi in cui possiamo ritrovarci, in tutto o in parte, sorridendo un po’ (se non troviamo troppe somiglianze!). Ai curiosi si può anticipare la colorita metafora dell’autore che immagina la vita come una piscina in cui la chioccia fa entrare il figlio col salvagente, la tigre lo getta direttamente in acqua, l’elicottero lo dirige con il fischietto da bagnino, e lo spazzaneve si assicura che tocchi il fondo con i piedi. Ma, nonostante la buona fede di questi genitori, è difficile che il bambino impari adeguatamente a nuotare. Ciò che li accomuna è l’ossessione di tenere sotto controllo la crescita del proprio ragazzo, non aiutandolo a sviluppare l’autonomia necessaria per vivere. Pensiamolo piuttosto come erede non solo di beni materiali ma soprattutto del nostro esempio, nell’affrontare l’esistenza. 

Convince il fatto che Luigi Ballerini non dia consigli di metodo, ma di buon senso: ognuno deve trovare il proprio sistema educativo, anche quando si ispira a qualche teoria pedagogica. L’importante è saper smussare le nostre convinzioni, accettando la maturazione dei figli e godendoci lo spettacolo della formazione di nuovi adulti che non avranno più bisogno di noi, pur volendoci bene lo stesso!

Alessandra Compostella