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biografie: i grandi della storia

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Nannarella, racconto d'attrice

Chiara Ricci
ANNA MAGNANI
Racconto d’attrice

Graphe.it, 2023
pp. 148, € 16.00

“Spontanea, naturale, colta, schiva eppure allegra, pronta alla battuta e allo sfottò, riservata, diffidente, decisa, determinata, timida, sfacciata”, così Chiara Ricci descrive Anna Magnani. “Mille sfaccettature che hanno intessuto con il pubblico e la storia, che ne è stata testimone, un dialogo onesto e sincero, rude e schietto, ma mai falso, ipocrita o di maniera”.

A 50 anni dalla scomparsa passa in rassegna la biografia e la carriera della grande attrice romana da un punto di vista inedito, quello cioè del legame tra Anna e il teatro. Secondo Nannarella, come simpaticamente veniva chiamata, il palcoscenico è “la migliore scuola” per l’attore. Con i momenti più significativi si aprono spaccati sugli anni Quaranta, quando interpreta i ruoli da sciantosa e partecipa alle serate di rivista, la relazione amorosa e artistica con Roberto Rossellini, l’amicizia con Luchino Visconti, Federico Fellini e lo scrittore americano Tennessee Williams, che scrisse la Rosa tatuata pensando proprio a Nannarella e con cui lei vincerà l’Oscar.

Una lettura di grande interesse per gli appassionati di cinema alla ricerca di un punto di vista alternativo. Il ritratto che emerge è quello di un’attrice talentuosa, ma appare anche quello, spesso nascosto, di una donna complessa e dalla profonda umanità.
Marco Fort

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Graphe.it rilancia le recensioni di Megliounlibro in Rassegna Stampa

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19 luglio: anniversario dell'assassinio di Borsellino. La moglie racconta.

Agnese Borsellino (con Salvo Palazzolo)

TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ

Feltrinelli, 2020 (prima ediz. 2013)

pp. 200, € 9,50

“Vorrei essere un capitano che guida un esercito coraggioso”, diceva Agnese Borsellino. E lottò fino all’ultimo per realizzare questo sogno, accettando la proposta di scrivere della sua vita nonostante la malattia. “Le sue vite”, scrive lei, perché Agnese era nata in una famiglia borghese di Palermo e ha rinunciato all’agio sposando il giovane Paolo. Nella “seconda vita” è la moglie del giudice, padre e uomo integro, appassionato del suo lavoro, con l’idea di costruire un futuro migliore per la sua terra.

Tutto cambia bruscamente ancora il 19 luglio ‘92, quando nell’attentato muore il suo amato, con la scorta. Il dolore e le difficoltà di crescere i figli non la scoraggiano nella ricerca della verità sul crimine e affinché quel sacrificio non sia vano s’impegna a diffondere il messaggio di speranza del marito. Per farlo dovrà ritrovare nella memoria le storie d’indignazione, amarezza, paure, che lui raccontava, accompagnate sempre da parole d’amore, verità, coraggio, ironia; “la lieta novella”, la chiamava, l’unica in grado di “mantenere fresco l’amore”.

“Ti racconterò tutte le storie che potrò, così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai”, diceva Borsellino, e noi vorremmo contribuire a che il sogno di questa coppia non finisca proponendovi la lettura di un capolavoro d’amore.

Ayleen Pineda

"Mi colpiscono, ancora una volta, la tua voglia di vivere, l'amore per le piccole cose, anche quelle un po' frivole, e soprattutto l'inesauribile speranza di ritrovare la luce in fondo a quel tunnel in cui pensavano di averti cacciato definitivamente coloro che ti hanno privato troppo presto dell'amore della tua vita".

"Perché io non mi arrendo, devono saperlo gli uomini della mafia e gli uomini dello stato che conoscono la verità sulla morte di Paolo. Le mie parole vivranno per sempre, perché sono un gesto d'amore nei confronti del mio Paolo"